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“Lo strabismo della memoria” di Lea Melandri

10,00

SAGGISTICA – “Orme di femminismo”
Pagine: 162
ISBN: 978 88 6300 217 1
Edizione: giugno 2019
Euro: 10,00
Formato: 12×20
Rilegatura: brossura fresata a folio

Lo strabismo della memoria

di Lea Melandri

SAGGISTICA – “Orme di femminismo”


Presentazione

Ci sono libri che non hanno inizio né fine. Vanno aderenti alla vita, e, come capita nella vita, si ripetono, tornano ossessivamente sugli stessi luoghi, si arrestano e poi ci riprovano.
Ciò è tanto più vero per una raccolta di scritti che hanno disegnato nel tempo, quasi a loro insaputa, un percorso di ricerca, le linee di un sapere convinto che non si possa separare la teoria dall’esperienza, l’eredità storica e culturale della memoria che si è depositata nel corpo e nella vita intima di ogni singolo. A un pensiero che comincia a riconoscere la sua parentela con i sogni, con gli affetti, con la sessualità, sembra essere connaturata la rilettura, il viaggio all’indietro, o gli andirivieni, di chi ripercorre lo stesso paesaggio per vedere ciò che non ha visto prima. Così vengono rivisitate le vicende della storia personale, le tappe della scrittura, della riflessione solitaria e del lavoro collettivo, ma anche soprattutto gli eventi che, sepolti nella preistoria degli individui e della specie, hanno finito per costituire, rispetto al mondo dell’uomo, un altrove, temuto e sospirato, esaltato e immiserito: la nascita dal corpo di una donna, l’accoppiamento, la nostalgia dell’unità a due dell’origine, l’imporsi delle figure della madre e del figlio come impianto immaginario di tutti i dualismi (maschile/femminile, natura/storia, mente/corpo, materia/forma, ecc.). Guardato attraverso quel sedimento di sogni, desideri e fantasie che hanno impedito finora all’uomo e alla donna di riconoscersi nelle loro diversità e nei loro limiti reali, il rapporto tra i sessi appare indisgiungibile da tutto ciò che ha a che fare con lo sviluppo degli esseri umani e della loro storia: il destino biologico di ogni vivente, la solitudine del singolo, il processo di individuazione finora conosciuto, il “disagio” sempre più accentuato di una civiltà che ha creduto di potersi strappare dalle sue radici.


Lea Melandri è nata a Fusignano (Ravenna) nel 1941, vive a Milano dal 1967. Ha insegnato in vari ordini di scuole e nei corsi per adulti. Tiene attualmente corsi anche presso la Libera Università delle Donne di Milano, di cui oggi è presidente.

Diventa parte attiva del movimento delle donne a partire dagli anni Settanta. Della ricerca sulla problematica dei sessi, che continua fino ad oggi, sono testimonianza le sue numerose pubblicazioni.
Nel 2012 ha ricevuto dal Comune di Milano l’Ambrogino d’oro come “teorica femminista”.

 

Per seguire Lea Melandri su facebook: http://bit.ly/2Rs83pO
Per leggere “L’archivio di Lea”: http://bit.ly/2Fji0AQ

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