IL RECINTO DEL DISAMORE ovvero La “fujùta”

20,00

Saggio – “Orme di storia”
Pagine: 220
ISBN: 978 88 6300 341 3
Edizione: 1a edizione luglio 2025
Euro: 20,00
Formato: 16×23 cm
Rilegatura: a filo refe
Interno: patinato a colori

Descrizione

Saggio | Orme di storia

IL RECINTO DEL DISAMORE ovvero La “fujùta” di Gino Trapani

Il libro racconta il rapimento di una giovane, che suscita accese discussioni sulla questione d’onore in una città siciliana, nella quale vive una comunità variegata, con una mentalità molteplice e mutante, connotata da umori sanguigni, abitudini ataviche ed eccessi. In tale contesto sociale persistono il maschilismo, lo scambio di favori e il familismo amorale, mentre stenta ad affermarsi il senso del bene comune, del bello e del sacro.
I “disamorati” con i loro pettegolezzi costringono all’emarginazione e all’isolamento sociale Carmela, vittima della violenza sessuale. A causa dell’amara esperienza da fujùta, l’anima della donna – figlia di un bovaro arricchito, ancorato ad una visione tradizionale dell’onore e della roba – si sdoppia: da docile e arrendevole diventa anche rabbiosa e selvaggia. L’evento provoca tra i concittadini commenti salaci e fa nascere elucubrazioni arzigogolate sull’amore, sul rapporto di coppia e sulla parità di genere, argomentazioni, che riecheggiano i sofismi e le controversie declamatorie, tipiche del modo di dialogare non sempre misurato e pregevole dei siciliani.
Alcuni personaggi si esprimono nel vernacolo delle terre del Longano, altri nell’italiano intrecciano termini dialettali. Il racconto trae spunto da una vicenda realmente accaduta. Particolari inventati sono intrecciati con la storia, il sentito dire e il visto cogli occhi.
La struttura è in forma teatrale, nella quale sono giustapposti due piani narrativi: uno posto nel passato, negli anni della fujuta, e l’altro nel presente, a guisa di un set televisivo, in cui un giornalista – a colloquio insieme a tre concittadini barcelgottesi – cuce i dettagli del contesto in cui si è svolto l’evento, che vengono messi a confronto con le trasformazioni attuali.

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Nota biografica dell’autore

Gino Trapani docente di Italiano e Latino nei Licei in pensione, è stato per dieci anni vicepreside del Liceo classico “L. Valli”. È presidente onorario della Pro Loco “A. Manganaro” di Barcellona Pozzo di Gotto, di cui è stato a lungo presidente, contribuendo a valorizzare il patrimonio culturale e i beni materiali e immateriali della città. È stato presidente della “Corda Fratres”, presidente del Cinecircolo “Il dialogo”, presidente dell’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) della provincia di Messina, segretario locale dell’AEDE (Association Europeenne Des Enseignants), docente nella UTE (Università della Terza Età).
Per alcuni anni è stato presidente del Comitato organizzatore dei Convegni sul tema “Computer, video, arte” e del Premio Nazionale di Poesia “Bartolo Cattafi”, del quale ha curato la pubblicazione di quattro volumi degli Atti. Ha curato anche gli Atti dei Convegni: “900° anniversario della rifondazione del Monastero dei Basiliani a Gala” (2005), “Filippo Rossitto e la cultura barcelgottese” (2007), “Il liberty a Barcellona Pozzo di Gotto, tra tradizione e innovazione” (2010).
Ha scritto saggi pubblicati in diversi volumi e l’Introduzione di libri di vari autori. Presidente della giuria di alcuni Concorsi di poesia.
Autore di “Ritorno di Garibaldi in Sicilia – Piazza Roosevelt”. Coautore de “La Basilica minore di Barcellona Pozzo di Gotto” e “Le varette della processione di Barcellona Pozzo di Gotto”.
Ha curato la pubblicazione di: “Chiese di Barcellona Pozzo di Gotto” del sacerdote Carmelo Biondo (postumo, 1986); “Quaderno di Grecia” di Alessandro Manganaro (postumo, 2004). Ha partecipato a varie iniziative giornalistiche: Il provinciale, Il punto, Isola, La città, Simùn – Terre del Longano (di cui è stato direttore).