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“Raccolta di canti tradizionali a la Santaluciota” di Antonio Merulla

10,00

STORIA | Collana “Orme di poesia”
Pagine: 88
ISBN: 978 88 6300 266 9
Edizione: 1a edizione maggio 2022
Euro: 10,00
Formato: 14,8×21 cm
Rilegatura: brossura fresata a folio
Interno: fotografie BN

Illustrazione in copertina di Pina Teatino

Scheda

La Sicilia possiede un ricchissimo patrimonio di tradizioni e di memorie popolari e ha prodotto una cultura viva e articolata. Tra i diversi patrimoni quello etnico-musicale ha una grandissima importanza, perché legato alla complessa e stratificata realtà dei piccoli centri, dove viva è ancora tutt’oggi la partecipazione corale e comunitaria ai momenti di festa, in cui balli e canti sembrano i principali bisogni del popolo siciliano. È così a Santa Lucia del Mela, dove si conserva intatta una caratteristica forma di canto detta per l’appunto a la santaluciota. Feste rionali, momenti di riposo dopo il lavoro, riunioni familiari, sono tutte occasioni in cui è possibile ascoltare un cantore (di norma una voce, talvolta due alternate) accompagnato dall’organetto. A Santa Lucia del Mela si attribuisce paternità stilistica di questa particolare forma di canto che, come si può ben immaginare, si è diffusa in maniera capillare su tutta la fascia costiera ionica e tirrenica. Con questa raccolta di canti a la santa luciota Antonio Merulla ci fa conoscere segmenti importanti della storia locale, riportandoci indietro ad un passato che per certi versi continua a vivere in questi canti.

 

Nota biografica dell’autore

Antonio Merulla nasce a Santa Lucia del Mela nel 1962. A 10 anni inizia a studiare musica nella locale Banda Musicale. Impara a suonare il clarinetto sotto la guida del Maestro Michele Fiore. A 14 anni inizia gli studi al Conservatorio di musica “Corelli” di Messina per la classe di clarinetto. Consegue il diploma nel 1986. Nel frattempo, prende lezioni private con il Maestro Salvatore Chillemi, il quale lo porterà fino al compimento inferiore di Pianoforte e lettura della partitura per lo studio della commposizione. A 18 anni viene nominato “capo banda artistico” della banda locale, incarico che durerà fino alla nomina successiva nel 1989, a Maestro direttore e concertatore. Nel 1999 lascia la banda e si dedica totalmente alla musica folklorica, imaprando a suonare l’organetto e la zampogna, per portare avanti le tradizioni popolari locali. Nel 2003 fonda la prima scuola di organetto e zampogna, con lo scopo di trasmettere, in particolar modo ai ragazzi più piccoli, le tradizioni popolari. Nel 2005 incide un CD dal titolo “la tradizione continua…”, nel quale vi sono brani eseguiti con l’organetto e la zampogna.
Con organetto, clarinetto e friscalettu, dal 2006 al 2010, effettua tournée in Canada per riportare le tradizioni antiche. Da alcuni si occupa di recuperare testi del canto “A la Santaluciota”. Da circa 20 anni svolge progetti di propedeutica musicale nelle scuole elementari. Attualmente è insegnante di materie teoriche, strumenti a fiato e a tastiera con “L’Università Popolare Comprensoriale Filippese”.

 

 

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