“Come un viaggio” di Maurilio Mascolino

12,00

POESIA | “Orme di poeti”
Pagine: 80
ISBN: 978 88 6300 057 3
1a stampa divulgativa a cura dell’Autore: 2010
1a distribuzione editoriale a cura delle Edizioni: 2012
Euro: 12,00

POESIA | “Orme di poeti”

Come un viaggio

di Maurilio Filippo Mascolino


COPIE ESAURITE


Nota biografica

Maurilio Mascolino nasce a Palermo il 22 dicembre 1973. Tra le sue passioni v’è sopra tutte la musica classica che suona al piano da autodidatta. Ama la pittura che ha iniziato ad accogliere fin dalla tenere età di quattro anni quando, frequentando abitualmente lo studio d’arte dell’amato nonno – il Maestro cav. Piero Vaccaro – apprezzava il divenire delle immagini sulle tele ed il caratteristico odore dei colori ad olio. L’amore per le arti ha convissuto con una educazione razionalista e una formazione giuridica che l’ha visto impegnato per alcuni anni come avvocato del foro palermitano. Ha presieduto dal 2008 al 2010 l’associazione di solidarietà e scambio interculturale “e.t.i.c.a.”.


Introduzione di Vanina Demma

Una “misteriora felicità” è il percorso e il tessuto di un’anima. Il sentire che vuol diventare poesia, perché se è vero che “il poetico nasce dal patetico” è ancora più vero che esso trova la sua realizzazione totale ed il suo congedo dalla prosa in una meravigliosa sintesi tra sorriso e pianto.

Ecco, è questo miracoloso melange che il lettore trova nelle liriche di Maurilio, anima giovane e stanca in cui balugina però, di verso in verso, il desiderio di assaporare appieno della vita attraverso la gioia, una gioia accorata che anela sempre all’approdo.

“Eppure” apre questa singolare e delicata raccolta, e non a caso. Una raccolta che intreccia anche ritorni dialettali che lungi dall’abbassare il tono poetico lo rendono ancor più spontaneo e vero. Sono le intermittenze del cuore, di quel cuore “bello e dannato” di uno spirito perennemente conteso tra la felicità ed il male del vivere.

Ciononostante troverà la beatitudine e non importa per quali strade e per quanto tempo. La poesia è senza tempo, è dentro e fuori di esso. È il “gioco delle ombre”, è “umana volontà”. È pure… “come un viaggio” improvvisato, durante il quale le poesie non seguono un ordine temporale né tematico.

Nel moto intuizionale dei sentimenti alternanti esse procedono libere come gabbiani di prora in prora, offesi ma non toccati dal banale.

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