RACCONTI | Collana “Orme di inchiostro”
Il testamento di Giovannangelo Montorsoli
Sulla storia della Torre di San Raineri
di Gianfranco Pavone
Nota biografica
Gianfranco Pavone
Laureato in Filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienze Politiche, Storiche e Filosofico-simboliche presso l’Università degli Studi di Messina. Docente di Filosofia e Storia nei Licei, collabora a varie riviste con contributi su autori e temi della filosofia contemporanea. Per i nostri tipi ha pubblicato il saggio “Il signum del moderno. Teoria e critica della modernità nel pensiero di Robert Spaemann” (2012).
Il volume
Un viceré, un vignaiolo, un architetto. Tre storie e tre destini che si incrociano a causa di un progetto edilizio, la costruzione di una torre in San Raineri. Sullo sfondo, una Messina cinquecentesca famelica di potere e privilegi, rigogliosa per il porto e i suoi traffici, ma esposta alle incursioni e agli attacchi dal mare.
A riannodare le fila di queste tre storie, il testamento di Giovannangelo Montorsoli, il celebre scultore e architetto di scuola fiorentina: Adesso mi anima la ricerca dell’essenziale. Non intendo mettere mano ad opera alcuna se esso, in una qualche guisa, non sia stato prima da me intravisto o percepito. E in questa ricerca mi guida un triplice precetto: ascoltare la voce degli elementi, ascoltare la voce degli uomini, ascoltare il mistero.