POESIA
Sbocciata nelle viscere
di Antonella Taravella
COPIE ESAURITE
Acquistando il libro, si sostiene il progetto “La Casa del Sorriso” dell’Associazione Smasher.
Nota biografica
Antonella Taravella nasce a Verona il 2 marzo 1977, dove risiede tutt’ora.
Il mio scrivere non media, lo offro totalmente nelle contraddizioni incidendo a fuoco immagini fluide quasi organiche, rivestendo di pelle e carne ogni mia emozione in parole, con intensità, andando a fondo nell’anima e graffiando i nervi scoperti.
E’ pubblicata in varie antologie delle Case Editrici: Giulio Perrone Editore, LietoColle, GDS e Lulu.
Molti i concorsi a cui partecipa, fra cui:
– L’attesa, bandito dall’Associazione Culturale “RossoVenexiano”, 2008.
– Volobliquo, indetto dall’omonimo multiblog classificandosi tra i primi quattro finalisti.
– Donna… sulle tracce di Eva, ed. 2009, indetto dall’Associazione Culturale “Il Faro” e “Viavai” classificandosi finalista.
– Premio Lorenzo Montano, arrivando alla selezione finale, con opera inedita inserita nell’antologia della Rivista Letteraria Anterem, 2009.
– Premio Pensieri d’inchiostro, indetto dalla casa editrice Giulio Perrone, selezionata per l’antologia finale, ed. 2009.
-“Il peccato tra le righe” indetto da Casa Editrice&Libraria-Taranto, ed.2010.
-“Il segreto delle fragole”, diario poetico, indetto dalla casa editrice LietoColle, ed.2010.
-“Verba Agrestia”, indetto dalla casa editrice LietoColle,ed.2010.
-“Premio Laurentum 2010”.
-“La solitudine” indetto dal collettivo Poesiaèrivoluzione, ed.2010.
-“E’ solo poesia” indetto da GDS EDIZIONI, ed.2010.
-“Poesia giovane” indetto dalla ProlocoFiume, ed.2011.
-“Arbor Poetica” indetto dalla LietoColle, ed.2011.
-“Carme di carne” indetto dall’Associazione Virtuale VIRUS-POESIA, ed 2011.
Due le sillogi pubblicate, prima di quest’ultimo :Gravida è la notte (Ed. Lulu 2008) e Vertigini Scomposte (Ed. Smasher 2009).
Incipit di Anna Montesanto
L’incipit è un nodo.
Ecco la corda che si fa ricordo, tanto quanto groviglio di viscere. E i ricordi si concretizzano in emozioni che implodono, convergono nel sempre-più-dentro. Questa raccolta procede a battiti tachicardici, con i frammenti aritmici che danno ogni volta una stretta al nodo dei ricordi. Fino ad immobilizzare il corpo, i polsi. Si fermano le mani, la metafora fisica del poter-fare, si ferma l’atto. Ma a ogni silenzio che partorisce una frattura, si contrappongono parole, a consolare. Saliva sulle ferite, quelle dove la lingua riesce ad arrivare. E c’è la fame, quel buco silenzioso, c’è il bisogno di colmarlo. La fame è cannibale di sé stessa quando il dolore è anche ricordo. Una sindrome di Stoccolma dove la nostalgia struggente diventerà, leggendo questo libro, il nostro amante seviziatore. Ci si può perdere in questa spirale di distruzione e ricostruzione. Non si può guarire quando la malattia è al contempo cura, ma le parole manterranno sempre il loro magico senso catartico fino a farci consegnare dalla Taravella questo suo nuovo parto d’anima. Innocente e meravigliato. Eternamente vergine come chi rinasce da se stesso. Sempre e sempre.